Dojo
Significato di Dojo
Il termine Dojo è tradotto impropriamente come il luogo dell’allenamento.
In realtà, nella cultura orientale permeata di Zen, è un ambiente silenzioso (per staccarsi completamente dalla vita dinamica, rumorosa e frenetica), vuoto (senza alcun ornamento alle pareti, per non distrarre la mente dalle cose inutili e superflue), aiuta lo spirito a rilassarsi e a concentrarsi.
Quest’ambiente è definito Dojo, il luogo dove il corpo e lo spirito si allenano per ritrovarsi.
Oss!… un saluto denso di significati.
Entriamo nel dojo di via S. d’Acquisto a Cattolica, dove incontriamo il M° Sabbatini che sta tenendo una lezione o sta discosto a studiarne in silenzio lo svolgimento. Rispetto e gratitudine sono sentimenti comuni a tutti i suoi allievi, di qualsiasi età, testimoni della sua serietà e disponibilità nel cercare di rendere tutti partecipi. Sotto la guida del Maestro, studiando una qualsiasi tecnica, ci si rende conto di come sia necessario un impegno soprattutto interiore per eseguirla: concentrazione, autocontrollo, tranquillità, precisione, senso del tempo e del ritmo, percezione dello spazio, equilibrio, armonia, sono le condizioni indispensabili per migliorare.
Si percepisce dunque l’idea di arte marziale come autoperfezionamento, difesa personale, ben superiore all’idea di sola perfezione formale o prestazione atletica. L’idea di umiltà che il maestro ci insegna e l’invito a considerare in ogni momento ciò che di buono la vita ci dà, come un regalo di cui essere grati.
Questo è anche il significato del saluto che segna l’inizio e la fine di ogni lezione: “Grazie per poter essere qui” “Grazie per aver potuto essere qui” Il Maestro Sabbatini non trascura mai questo aspetto, soprattutto quando si rivolge ai più giovani, ricordando loro di essere riconoscenti verso chi permette loro di crescere, di studiare e frequentare il Dojo, invitandoli a seguire nella vita di tutti i giorni il rispetto che vi apprendono. Il Maestro per primo manifesta con sincerità questo suo credo, e la sua sincerità è il terreno su cui è cresciuta e si sviluppa la vostra fiducia.
Norme di comportamento
Un aspetto importante del Karate è l’osservanza di alcune norme di comportamento.
Gli allievi devono salire sul tatami (tappeto) senza alcun oggetto addosso (anelli, orologi, catene, cellulari o altro).
L’osservanza di questa norma ha un duplice significato: sia, secondo la tradizione Zen, per concentrare la mente e lo spirito nell’allenamento senza distrazione alcuna, sia per evitare di provocarsi ferite di alcun genere. Devono poi evitare di masticare gomme, caramelle o qualsiasi altra cosa durante gli allenamenti.